Area ex Galbani, ora anche l’amianto?

In seguito alle segnalazioni corredate da immagini fotografiche ricevute da alcuni cittadini melzesi e dal gruppo Facebook “Melzo Futuro” di Alberto Tavazza che chiedeva lumi e rassicurazioni, il meetup composto dagli attivisti a 5 Stelle di Melzo ha ritenuto opportuno sollecitare il coinvolgimento del Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Gianmarco Corbetta.

Come attivisti locali e come Movimento 5 Stelle Lombardia abbiamo sollecitato un immediato intervento degli enti preposti per una verifica presso i sotterranei dell’area Ex Galbani affinché vengano effettuati dei sopralluoghi e le opportune analisi. La missiva è stata spedita tramite PEC al Direttore Generale dell’ASL Milano 2, al Direttore di ARPA Dipartimento di Milano, al Direttore Generale di ARPA Lombardia, al Presidente del Consiglio regionale della Lombardia.

Nel 1997 in seguito alle indagini e censimenti effettuati dall’azienda sanitaria locale era emersa la presenza di cunicoli interrati di collegamento all’interno dei quali stata riscontrata una notevole quantità di materiale di matrice asbestosa (amianto). Tale sostanza era presente nel rivestimento coibente della complessa rete di distribuzione dei fluidi sia caldi che freddi a suo tempo al servizio della attività produttiva .

Nelle analisi M.O.C.F. (microscopia ottica in contrasto di fase) i materiali contenenti amianto sono principalmente caratterizzati da matrice friabile esternamente protetta da impasto di cemento amianto o da lamierino.Queste situazioni erano presenti non solo nei piani ora demoliti ma anche nei seminterrati rimasti oltre alla zona di Via Grandi non demolita.

La parzialità dell’intervento di bonifica quindi richiede assolutamente una ricognizione e un censimento urgente sulla presenza residua di materiale di matrice asbestosa friabile e pericolosamente soggetto a dispersione aeriforme.

Ogni giorno migliaia di persone transitano vicino alla zona recintata per prendere il treno nella vicina stazione del Passante Ferroviario. Inoltre le voragini sono coperte di vegetazione e rappresentano un rischio per chiunque (compresi i bambini) dovesse introdursi nell’area (considerando che la recinzione è danneggiata).

L’area è coperta da una fitta vegetazione che sta diventando un bosco totalmente incontrollato all’interno del quale vengono sversati rifiuti in modo abusivo. Ricordiamo all’amministrazione comunale che ai sensi del regolamento locale di igiene, l’amministrazione deve adottare tutte le cautele necessarie per evitare qualsiasi danno ambientale.

I cittadini di Melzo chiedono un intervento delle istituzioni, ora attendiamo che il sindaco di Melzo affronti la questione e rassicuri i cittadini sulla situazione di via Cavour.