L’ospedale di Melegnano si rifà il look: al via lavori per 35 milioni di euro

La commissione servizi sociali tenutasi giovedì a Melzo ha fatto maggiore chiarezza sulla strategia di Regione Lombardia e della ASST Melegnano-Martesana. 35 milioni di Euro investiti per fare di Vizzolo Predabissi il principale (e probabilmente il solo) hub ospedaliero per acuti di tutta la vasta area che va da Melegnano a Trezzo D’Adda, passando per Melzo e Cernusco Sul Naviglio. Sono stati promessi anche ulteriori investimenti sull’ospedale melzese per opere infrastrutturali, che però a causa della mancanza cronica di personale medico ed infermieristico, renderanno questi ulteriori investimenti ininfluenti sulla sorte della struttura ospedaliera melzese. Solo nel 2015 l’ospedale di Melzo ha visto una spesa simile per la realizzazione del nuovo blocco operatorio, oggi scarsamente utilizzato per mancanza di medici, infermieri e pazienti. La strategia attuata in questi anni ha portato a situazioni paradossali, che vedono i cittadini della Martsana dirottati sulla struttura di Vizzolo per qualsiasi intervento o esame diagnostico, mentre gli utenti vengono scoraggiati dall’ effettuare qualsiasi prestazione nell’ospedale melzese da liste di attesa che in alcuni casi superano l’anno. La giustificazione portata dalla dirigenza di ATS e ASST, secondo la quale la mancanza di personale riguarda tutte le strutture ospedaliere lombarde pubbliche, non regge assolutamente. Basti pensare al fatto che l’ospedale di Vizzolo ha oggi personale a sufficienza per poter curare e assistere sia i cittadini del melegnanese, che i cittadini di tutta la Martesana. Le liste di attesa chilometriche e infinite riscontrate in fase di prenotazione di una prestazione presso l’ospedale di Melzo, sono magicamente ridotte a poche settimane o giorni se effettuate presso il nosocomio di Vizzolo. La domanda sorge spontanea: se davvero la scarsità di personale riguarda tutte le strutture, come mai l’ospedale di Melegnano è in grado di coprire da solo le richieste provenienti da tutti i cittadini della Martesana? È evidente che si è deciso di spingere e favorire questa struttura a discapito degli ospedali di Melzo e Cernusco. Questo ha un impatto sull’assistenza pubblica ai cittadini dell’area Martesana, spesso costretti a ricorrere alla sanità privata/convenzionata come una alternativa ad una scomoda migrazione verso Vizzolo. Occorre fare chiarezza una volta per tutte. La strategia sarà di avere un’unica vera struttura ospedaliera pubblica (Melegnano) e tanti ospedali/case della comunità per i servizi ambulatoriali e infermieristici? Nonostante le rassicurazioni dei dirigenti dell’ASST sugli investimenti presso l’ospedale melzese, non ci sembra che ci sia alcuna reale inversione di tendenza. La decisione di investire 35 milioni di Euro sull’ospedale di Vizzolo e solamente 5 su Melzo non può che confermare i nostri timori di un costante e lento deterioramento della qualità e quantità delle prestazioni offerte ai pazienti di tutta la Martesana. Ci chiediamo ad esempio come mai si sia deciso (con accordo dell’amministrazione melzese) di attivare la nuova casa della comunità in un piccolo comune mal servito come Liscate. Ci saranno stati forse sponsor politici importanti dietro questa scelta? La mancanza di un hub vaccinale Covid presso l’ospedale Melzese (ma la presenza di hub vaccinali simili in piccoli comuni come Basiano) ci fa pensare con preoccupazione al futuro. Chiediamo che sia attivato immediatamente un hub vaccinale Covid presso l’ospedale melzese, che ha già al suo interno personale e competenze per poterlo gestire efficacemente. Torneremo presto sull’argomento.

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