Parcheggi a pagamento a Melzo: la nostra inchiesta

Come tutti sappiamo ultimamente c’è stato un intervento di modifica e delineazione di nuovi parcheggi a pagamento che ha riguardato alcuni punti strategici della nostra cittadina.

Tempo fa tuttavia noi ci eravamo interessati della questione sollevando alcuni inadempimenti nella definizione di tali spazi. Inadempimenti che purtroppo vediamo tutt’ora.

A fine 2011, raccogliendo le segnalazioni di numerosi cittadini e commercianti, facciamo un dossier corredato di foto e segnalazioni per l’Amministrazione Comunale in modo da ottenere risposte in materia o adempimento laddove necessario.

Il nostro testo, inviato a dicembre 2011, recitava:

“E’ dovere di un gruppo di cittadini attenti e civicamente attivi porre alla vostra attenzione la gestione dei parcheggi a pagamento “linea blu” che viene sempre di più avvertita come problematica per una serie di motivi:

  • Hanno un impatto negativo sul commercio, molti negozianti lamentano un calo di clienti e la loro funzione di “cambia monete”.
  • Non esistono permessi per i residenti che talvolta sono costretti a ricorrere a sistemazioni poco agevoli. Inoltre come indicato dall’art. 7, comma 11 del C.d.S. “i comuni hanno facoltà di riservare […] superfici o spazi di sosta per veicoli privati dei soli residenti della zona, a titolo gratuito o oneroso”. Molti residenti chiedono proprio questo ossia un quantitativo di parcheggi riservati proprio a loro.
  • In alcune zone l’art. 7, comma 6 C.d.S. “Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico.” non vede ottemperanza, in quanto la carreggiata va generalmente da marciapiede a marciapiede in sede urbana o comunque è confinata da delineatori fisici o linee bianche tratteggiate da indicare ove spazi e normative lo permettono.

Si allegano foto di esempi ove questi parametri non sono rispettati.

Si allega inoltre l’art. 7 C.d.S. di riferimento.

  • Tali parcheggi, secondo una politica avvertita come poco organizzata dai cittadini oramai dilagano anche al di fuori dal centro storico, aumentando il malcontento della cittadinanza.
  • Spesso infine si trovano auto in sosta sulla carreggiata con le quattro frecce che intralciano la circolazione stradale perché molte persone pigre per sbrigare “piccole pratiche” non si adoperano ad esporre il tagliando di sosta.

Inoltre, è doveroso, a latere di questo esposto, chiedere informazioni riguardo il parcheggio sotterraneo in piazza Risorgimento antistante al Palazzo Trivulzio.

Esso potrebbe decongestionare le carreggiate e fornire un valido servizio ai cittadini.

Chiediamo quindi risposte in merito o, dove vi sono inadempimenti, l’immediata risoluzione.

Ringraziando per l’attenzione”

A marzo 2012 è il Sindaco a rispondere attraverso il Difensore Civico a cui avevamo fatto riferimento.

Sostanzialmente ci viene risposto che:

  • “Relativamente all’impatto negativo determinato dalla presenza dei parcheggi a pagamento per cui i negozianti lamenterebbero un calo dei clienti, il Sindaco mi precisa che la sosta regolamentata nelle vie di cui alla documentazione fotografica allegata ed anche altre vie adiacenti è stata espressamente richiesta dall’associazione commercianti, che anzi aveva addirittura richiesto che la sosta a pagamento si estendesse anche al vicino parcheggio del centro direzionale Tangram, ma la Giunta ha preferito lasciare ancora la sosta oraria gratuita. L’obbiettivo della creazione dei parcheggi a strisce blu è quello di garantire una turnazione dei medesimi ed evitare che questi stalli di sosta vengano, come accadeva in passato, utilizzati dai pendolari che lasciavano l’auto in sosta per tutta la giornata, impedendone l’uso a chi doveva accedere al centro della città per soste brevi.”

Il che ci lascia perplessi: per “garantire turnazione” e facilitare l’accesso alle attività del centro non c’è bisogno di istituire parcheggi a pagamento ma più semplicemente attivare la zona disco orario. Questa sembrerebbe una richiesta plausibile da parte dei commercianti.

E ancora:

  • La collocazione di questi parcheggi è perlopiù nella zona del centro storico o in vie assolutamente adiacenti o in prossimità di servizi pubblici (ad es. posta) sempre per garantire la turnazione dei posti auto. Esiste uno studio dell’Ing. Percudani, dove viene dimostrato anche con rilevazioni empiriche che a Melzo non mancano i parcheggi, ma che gl stessi sono poco turnati. La regola che dovrebbe presiedere l’uso del parcheggio, secondo la politica adottata da questo e da molti altri Comuni ad es. Cernusco S/N, è che se è necessario lasciare l’auto in sosta per parecchie ore si deve essere disposti a lasciarla in zone periferiche e raggiungere il centro a piedi o con i mezzi di trasporto comunali, mentre se ci si deve recare in centro per sbrigare una commissione velocemente si deve trovare posto e la turnazione è garantita solo con la sosta a pagamento.”

Le motivazioni sono condivisibili, ma non la soluzione.

Inoltre, riferendosi all’art. 7 del C.d.S., comma 8:

“Qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta. Tale obbligo non sussiste per le zone definite a norma dell’art. 3 “area pedonale” e “zona a traffico limitato”, nonché per quelle definite “A” dall’art. 2 del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 16 aprile 1968, e in altre zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico.“

Quindi fuori dalla ZTL e nelle vicinanze dei parcheggi a pagamento devono essere riservati parcheggi a disco orario e liberi. E questa è una inottemperanza del nostro comune a cui non abbiamo avuto risposta.

Altra omissione, ben più grave, è relativa alla delineazione di parcheggi a pagamento all’interno della carreggiata. Ubicazione contraria al comma 6 dello stesso articolo:

“Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico.”

Per intenderci via Martiri della Libertà presenta questo problema. La carreggiata può essere delineata anche da linee bianche tratteggiate e laddove queste manchino è delimitata dai marciapiedi o altri limiti fisici alla circolazione dei veicoli.

Su questa osservazione non abbiamo ottenuto risposta.

Quello che qui possiamo fare è fornire un modulo per fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace in caso si venga multati laddove non sono rispettati i termini di legge nella designazione degli spazi di parcheggio a pagamento.

Purtroppo, come sempre, fare ricorso costa tanto quanto pagare la multa e il cittadino deve anticipare i soldi che poi eventualmente gli vengono rimborsati in caso di accoglimento della causa. Per approfondimenti a riguardo è possibile consultare questo sito.

Come avviene in molti altri comuni noi proponiamo anche la possibile introduzione, mediante valutazioni tecniche, del cosiddetto “quarto d’ora di cortesia” o la delineazione di ulteriori spazi a disco orario in quelle aree dove sorgono solo parcheggi a pagamento.

Ci sembra una proposta di civiltà per rendere la nostra città maggiormente praticabile e vivibile ma prima di tutto ottemperare alla legge. Questo in parallelo ad un incentivo all’uso della bicicletta che in un Comune come il nostro trova la sua dimensione ideale predisponendo nuovi spazi attrezzati per il ricovero e continuando l’impulso alla costruzione di piste ciclabili sicure a cui anche questa amministrazione ha contribuito seppur stentatamente.