Scoppia il caso del centro disabili

Scontro sul futuro dell’edificio di via Bologna a 15 giorni dal voto.

Guzzetti: votai sì per fare un favore a Fusè

Articolo prelevato dal sito ilgiorno.it: “Scoppia il caso del centro disabili – Cronaca – ilgiorno.it

Agli sgoccioli il cantiere per creare una sede condivisa tra scuola e centro diurno

di Monica Autunno

A rotta di collo verso il voto, e candidati e schieramenti si azzannano all’ombra delle scuole. La polemica della settimana, esplosa dopo il primo confronto fra i candidati, organizzato da Acli e Melzo Cittadinanza Attiva a Teatro Trivulzio, è su progetto e futuro dell’edificio scuola-centro diurno disabili di via Bologna.

Fu un progetto controverso e a lungo contestato quello del restyling della scuola elementare di via Bologna che prevede la spartizione dell’edificio fra scuola e centro diurno disabili. Oggi i lavori sono in via di conclusione. Nel programma della coalizione di centrodestra e del candidato Franco Guzzetti (che fu assessore della giunta Fusè sino a un anno fa) si ipotizza ora a chiare lettere, per l’edificio, una destinazione futura in chiave sanitaria. Tranchant, l’altra sera, il candidato: “Un progetto sbagliato sin dal principio. Lo votai solo per fare un favore al sindaco. Ma non l’ho mai condiviso”. Apriti Cielo.

Così le liste a sostegno del candidato Pd Rocco Martelli: “Guzzetti ha dichiarato pubblicamente che, pur non condividendolo, portò avanti e sostenne il progetto cddscuola di via Bologna solo per fare un favore personale al sindaco Fusè. Un progetto di primaria importanza che vede coinvolti disabili e bambini diventò oggetto di un “favore”. Le dimissioni di Franco Guzzetti sarebbero dovute arrivare allora. Quanto alle liste civiche, su questo progetto spaccarono la città”. All’attacco anche il Movimento 5Stelle e Federica Casalino: “Il progetto di via Bologna è stato fra i più insensati di questa amministrazione. Ma ora genitori e bambini chiedono di riavere la loro scuola, o quel che ne resterà”.

Ancora Guzzetti in risposta: “Ho voluto far luce sulla questione cdd ammettendo il mio errore di allora con onestà. Sgradevole la strumentalizzazione del termine che ho usato, ‘favore’: semplicemente, scelsi, anche su richiesta del sindaco, di non danneggiare pubblicamente la giunta di cui ancora facevo parte”. Taglia corto Antonio Fusè, il sindaco uscente, ricandidato dalle liste civiche. “Arrivammo a quel progetto dopo un cammino tortuoso, e lo difendiamo ancora oggi come un nostro fiore all’occhiello. La priorità era dare una sede dignitosa, finalmente, al centro disabili. E una scuola rinnovata ai bambini. Non si toccano nè progetto nè percorso. Il mio unico rammarico? Non aver potuto, entro la fine del mandato, inaugurare la struttura”.