Attivista a 5 Stelle: come si fa? (Parte prima)

Con questa mini rubrica vi descriverò via via alcuni fondamentali aspetti che un attivista deve conoscere. Chiaramente in base alla mia esperienza di attivista a 5 Stelle. Nella mia breve fino ad ora esperienza ne ho viste di ogni.

Ho iniziato ad attivarmi a Melzo con pochi altri nell’autunno 2011 e da lì in poi è stato un impegno continuo in cui si sono fatte tante cose. Molte giuste e purtroppo tante altre sbagliate.

Ognuno di noi vi potrà raccontare la fatica di fare attivismo ma anche la soddisfazione di veder cambiare le cose. Abbiamo fatto raccolta firme sotto la neve, incontri al limite del sopportabile, perso ore di sonno, sabati e domeniche. Ma abbiamo collaborato e collaboriamo tutt’ora al cambiamento e questo ci da un’infinita soddisfazione ma soprattutto una speranza nel futuro.

Il Decalogo

1. Concretezza: dal mio punto di vista, non me ne abbiano a male quelli per cui:“l’ideologia è tutto”, la politica è quotidianità e la quotidianità è concretezza, prima che ideologia. Ho fatto molti incontri con le rappresentanze più varie, e quelli che alla fine hanno portato a qualcosa sono stati quelli più diretti e concreti, quelli in cui a fine incontro si tiravano le somme e si assegnavano i compiti.

Così come ho fatto incontri in cui il tema era una problematica reale e concreta e si finiva col parlare di ideologie o di teorie politiche senza alla fine concludere nulla.

Per carità, serve anche avere le idee chiare di cosa è giusto e cosa è sbagliato, e questa è a mio avviso l’unica ideologia: il buonsenso. Questo permette a chiunque di non cadere in estremismi pericolosi o in una mancanza totale di obiettività che sono deleteri.

2. Perseveranza: penso sia impossibile contare il numero di volte in cui ho pensato di mollare tutto, in cui alla fine di una giornata lavorativa non avevo le forze di fare le cose ma le facevo lo stesso. Ma non ho mai ceduto alla pigrizia, perché diciamolo chiaramente: di pigrizia si tratta. Spesso è più facile guardarsi la partita in TV anziché uscire con temperature siberiane per andare agli incontri sul territorio.

Un buon attivista sa dare le giuste priorità, a nessuno di noi è mai stato chiesto di rinunciare a hobby o serate con amici. A tutti invece viene chiesto di dedicare anche poco, un’ora, mezz’ora, alla settimana perché quel poco tempo diventa fondamentale per tutti i cittadini.

3. Imparare come funziona la macchina burocratica: tasto dolente. L’impatto con la macchina burocratica è sempre traumatico, lo sappiamo tutti che leggi e leggine rendono volutamente impossibile al cittadino di occuparsi della cosa pubblica. Quello che però lascia allibiti è la supponenza e le difficoltà che creano alcuni impiegati nella pubblica amministrazione, e quante volte mi sono sentito dire “Scusi ma lei chi è? Perché vuole queste informazioni?” quando andavo a chiedere l’accesso ad atti pubblici esercitando un diritto da cittadino.

Sempre fermo restando che potrei citare decine se non centinaia di persone impiegate nella pubblica amministrazione che facevano anche più di quello che spettava loro pur di venire incontro ai cittadini.

4. Regole a 5 stelle: questo è un punto critico del MoVimento, tutti lo sappiamo e, a differenza dei partiti, nel MoVimento la discussione è aperta e nessuno ne fa mistero. Trasparenza e equità nelle votazioni e nelle scelte è difficile garantirle sempre e l’esperienza ce lo ha dimostrato ampiamente più volte.

Però bisogna imparare dall’esperienza e quindi conoscere i precedenti, come si sono risolti i problemi e quali problemi sono sorti laddove mancava una regola scritta.

5. Carta di Firenze: il MoVimento nasce proprio grazie ad una forte vocazione locale, i problemi dell’Italia nascono innanzi tutto dal malgoverno delle città. Inizialmente la lista beppegrillo.it si presenta alle elezioni 2008 di numerosi comuni.

Nel Marzo 2009, per raccogliere le idee e avere una base di partenza condivisa sull’attività da svolgere nelle amministrazioni locali nasce la Carta di Firenze. Essa raccoglie 12 punti a cui ogni gruppo fa riferimento per portare avanti le attività che svolge, tra i 12 punti è possibile trovare: acqua pubblica, connettività gratuita, rifiuti zero, e molto altri.

Per ora è tutto, spero di poter continuare a breve con un nuovo articolo. Purtroppo, come per tutti gli attivisti, il tempo non basta mai.

Claudio