Lettera del nostro Consigliere Comunale

Sento il dovere di pubblicare questa lettera ricevuta da alcuni genitori della scuola primaria di via Bologna. Credo sia doveroso ascoltare le famiglie e condividere con loro le scelte prima di procedere con i lavori di un Centro Diurno Disabili presso una scuola. I cantieri sono previsti per questa estate e i bambini a partire da settembre dovranno essere trasferiti ad altra sede.

Meno di due mesi fa, abbiamo scoperto, casualmente, dell’imminente costruzione del CDD (centro diurno disabili adulti) all’interno della scuola primaria di via Bologna. Tra commenti e polemiche ci chiediamo “ma in tutto questo trambusto e scarico di responsabilità, i bambini dove sono finiti?”. Perché legittime richieste di chiarimenti o di altre soluzioni, più rispettose della Scuola e del CDD stesso, vengono definite “discriminazione”? Ad onor del vero, la Scuola non discrimina ma accoglie la diversità in tutte le sue forme (lingua, razza, religione, disabilità…) e insegna ai nostri ragazzi che essa è fonte di ricchezza e non di paura. La Scuola forma le nuove generazioni. La Scuola è il FUTURO. Eppure, da un paio di anni, a seguito del dimensionamento dell’IC Mascagni (dove l’asilo di via Boves ha avuto la peggio), notiamo uno scarso interesse da parte dell’amministrazione comunale nei confronti delle Scuole della zona SUD. Si valuta la costruzione di una Scuola secondaria di primo grado nuova ma non si pensa a rendere più vivibili, sicure e dignitose le strutture esistenti. Si valuta l’inserimento del CDD all’interno della scuola primaria di via Bologna, in modo trasversale, frammentando la struttura e rendendo più faticosa l’organizzazione e il funzionamento delle attività educativo didattiche, ma non si apre un tavolo di confronto con tutti gli attori coinvolti per spiegare le scelte, illustrare il progetto o chiarire i dubbi. Perché prima di partire con la riprogettazione degli spazi della scuola di via Bologna, con l’investimento di soldi pubblici, non c’è stata una raccolta dei bisogni didattici con il coinvolgimento attivo della Scuola? Ci dispiace che nei piani dell’attuale amministrazione non ci siano obiettivi di crescita per l’IC Mascagni, una Scuola che, invece, proprio per la sua storicità ed eccellenza, andrebbe valorizzata come fiore all’occhiello di Melzo. TUTTE le scuole statali devono ricevere attenzioni e cura in egual misura per poter garantire alle famiglie il diritto di scelta legato, non alla funzionalità degli spazi, ma solo ed esclusivamente al piano formativo offerto. Le famiglie dell’IC Mascagni chiedono che il famoso PATTO DI CORRESPONSABILITA’ trovi un’attuazione per TUTTE le Scuole di Melzo a tutela di TUTTI i bambini. Ridiamo alla SCUOLA il ruolo centrale che merita!