VOCI DAL TERRITORIO – INTERVISTA A STEFANO PALILLA

PER IL CICLO DI INTERVISTE “VOCI DAL TERRITORIO”MILANO SPARKLING METROPOLIS INTERVISTA STEFANO PALILLA, PORTAVOCE DEL MOVIMENTO 5 STELLE NEL COMUNE DI MELZO

Riportiamo qui di seguito l’intervista fatta dal “MILANO SPARKLING METROPOLIS” presa dal loro sito

https://milanosparklingmetropolis.blogspot.com/2021/02/per-il-ciclo-di-interviste-voci-dal.html?fbclid=IwAR1L7JYRQifAkLPxsiiMlADX9fKbPiWZ5zFQW72R-nUSs2gw-v5NJos2g9k

PAOLA PIZZIGHINI, giornalista e co-founder di Milano Sparkling Metropolis, attivista di M5S, contribuisce da tempo alla nuova fase di discussione e di riorganizzazione del Movimento che ha avuto un momento importante negli Stati Generali del 14 e 15 novembre 2020. Questo, in particolare, con il progetto editoriale “Voci dal Territorio” che ha la finalità di dare appunto voce alle idee di rinnovo e alle istanze del territorio milanese e che oggi ospita in questa intervista il Portavoce del Movimento 5 Stelle del Comune di Melzo, STEFANO PALILLA .CHI E’ IL NOSTRO INTERVISTATO STEFANO PALILLAStefano Palilla si è Laureato in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi e si occupa da 20 anni delle tematiche legate al mondo delle telecomunicazioni e della sicurezza informatica. E’ Account Manager per una multinazionale nel settore della sicurezza informatica. E’ attivista del Movimento e dei meetup di Beppe Grillo fin dal 2007. E’ stato candidato sindaco del Movimento e attualmente è consigliere comunale in carica a Melzo (MI).Dopo l’Assemblea Generale degli Stati Generali sono emersi con chiarezza alcuni indirizzi della base del Movimento su temi identitari di M5S come il limite ai due mandati, la posizione autonoma del Movimento rispetto alle alleanze elettorali, la Governance Collegiale. Un tuo commento su questa nuova fase del Movimento.Ritengo fosse assolutamente necessario e opportuno affrontare questi temi dirimenti per il futuro del Movimento e ho partecipato con grande entusiasmo agli Stati Generali del Movimento. E’ arrivato il momento di creare un’organizzazione che ci consenta di essere più incisivi e coordinati nelle nostre azioni di attivisti e portavoce sul territorio.Dobbiamo anche rafforzare la governance nazionale del Movimento, dimostrando una linea compatta nei confronti delle altre forze politiche e dell’opinione pubblica. Riguardo al doppio mandato ho sempre pensato che fosse una regola che non dovesse essere applicata ai consiglieri comunali e ai sindaci, perché questo limite rendeva estremamente difficile comporre le liste e non disperdere le competenze tra una consiliatura e quella successiva. La decisione sulle alleanze locali credo debba spettare ai gruppi comunali (che ben conoscono le persone che si celano dietro le liste o i simboli dei partiti).Penso però che sia comunque necessario avere una supervisione regionale/provinciale da parte di un facilitatore o coordinatore, che possa fornire l’autorizzazione finale all’uso del simbolo e che possa confermare l’opportunità di una specifica alleanza. In fase di certificazione e autorizzazione di una lista o alleanza abbiamo necessità di confrontarci con persone che conoscono bene il territorio e l’attivismo locale, non possiamo più permetterci di avere come unica interfaccia un indirizzo email dello “staff” come avveniva in passato.Nel 2017 sei stato eletto Portavoce M5S del Comune di Melzo, aspetti positivi e negativi di questa esperienza ed in particolare quali sono i principali problemi del territorio.Sono stato attivista dei meetup di Beppe Grillo dal 2007 e poi del Movimento 5 Stelle, avendo partecipato con il nostro banchetto alle raccolte firme del secondo V Day del 25 aprile 2008 nel nostro comune. Posso affermare con orgoglio di aver visto nascere il nostro Movimento al Teatro Smeraldo di Milano il 4 ottobre 2009.L’elezione a consigliere comunale (e la campagna elettorale da candidato sindaco) è stata sicuramente un’esperienza che mi porterò per tutta la vita e il coronamento di un lunghissimo percorso da attivista da strada. Ho compreso quanto sia importante avere una persona che sieda in Consiglio Comunale e che possa avere accesso ad informazioni e documentazioni, alle quale i cittadini normalmente non hanno la possibilità di accedere.Ho cercato e cerco tuttora di mettere a disposizione il mio ruolo di consigliere dell’opposizione per supportare e dare voce a tutti i cittadini che non hanno alcuna alternativa, se non rivolgersi a noi per essere ascoltati o per denunciare problemi che lasciano indifferente l’attuale amministrazione comunale. Ho imparato che non si può pensare di essere gli unici detentori della verità. Occorre collaborare con gli altri consiglieri di minoranza e su alcuni temi specifici si può collaborare persino con l’amministrazione, senza dimenticare mai il proprio ruolo di controllo. Devo ammettere che la vita dei consiglieri comunali del Movimento sia molto più complicata rispetto agli altri partiti. Esiste un forte pregiudizio nei nostri confronti e siamo costretti spesso a dover dimostrare la nostra preparazione e la nostra capacità di incidere realmente sulle scelte locali. Ho imparato quanto sia fondamentale la capacità di comunicare ciòche portiamo avanti sul territorio e la necessità di gestire i rapporti con la stampa locale. Ho avuto la fortuna di poter condurre e vincere alcune battaglie importanti e di avere spesso il supporto di alcuni volenterosi consiglieri regionali e parlamentari del Movimento, su temi come la sanità (ospedale), scuole o ambientali (bonifiche di aree dismesse e denunce ambientali). Ho avuto l’opportunità di conoscere molti cittadini e comprendere dinamiche locali prima sconosciute per me.Ho imparato che se si lavora per il benessere della propria comunità e secondo coscienza, si ottengono enormi soddisfazioni, ma bisogna essere pronti ad accettare l’idea che il nostro agire con rettitudine e determinazione, ci porterà inevitabilmente a generare dei nemici e dei rancori da parte di chi non può più agire liberamente nel nostro comune a tutela dei sui interessi personali e dei gruppi di interesse che rappresenta. Un consigliere di opposizione deve essere consapevole che il suo dovere consiste nel sollevare le criticità e portare a conoscenza dell’opinione pubblica magagne e clientele che abbondando nelle amministrazioni locali. Tutto questo richiede una grandissima forza di volontà e capacità di resistere a stress e pressioni psicologiche. Non è un lavoro facile e non è per tutti, richiede spesso di sacrificare del tempo alla propria famiglia o alla propria professione. La selezione dei nostri candidati sindaci e consiglieri deve essere più attenta. E’ indispensabile che i consiglieri del Movimento si sentano sempre supportati dai facilitatori, dai consiglieri regionali e dei parlamentari del territorio. La motivazione principale che ha portato spesso molti consiglieri M5S all’abbandono e alle dimissioni è stata la sensazione di solitudine di fronte a poteri locali molto forti e radicati, la sensazione di non avere il necessario supporto dal Movimento e degli attivisti alle proprie spalle e di essere soli a portare avanti battaglie molto complesse e delicate.La nuova organizzazione nazionale e locale sarà fondamentale per dare nuova spinta a noi consiglieri comunali e ai gruppi locali, che sono in prima linea per difendere i valori e le idee del Movimento. Il Movimento 5 Stelle fa ormai parte della mia vita e mi sentirò sempre parte di questa fantastica famiglia che mi ha formato e alla quale cercherò di offrire sempre il mio contributo come portavoce e attivista.Viva il Movimento 5 Stelle!